Si continua a parlare del caso di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa la sera del 30 aprile da Novellara. La giovane ragazza si era opposta ad un matrimonio combinato in Pakistan ed è per questo che la sua famiglia l’avrebbe uccisa. Le ricerche del corpo della ragazza nelle campagne di Novellara, nei dintorni dell’abitazione della famiglia Abbas, sono andate avanti per settimane ma non hanno portato a nulla.
Non c’è nessuna traccia della 18enne scomparsa, le ricerche del corpo sono state sospese. Queste avevano coinvolto 500 carabinieri, vigili del fuoco, polizia provinciale e diverse unità cinofile. La zona è stata anche setacciata con geoscanner in HD, droni, elettromagnetometri, analisi delle informazioni satellitari e delle telecamere ma non è servito a nulla, Saman Abbas non è stata infatti ritrovata. Per l’omicidio della 18enne sono indagate cinque persone: i genitori, lo zio e due cugini. Di questi solo uno dei cugini è stato arrestato e condotto nel carcere di Reggio Emilia, gli altri indiziati si trovano ancora in fuga.
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Nessuna traccia del corpo di Saman Abbas, il fratello è convinto che l’abbia uccisa lo zio
Il cugino della vittima pochi giorni fa è stato sottoposto ad un lungo interrogatorio durato nove ore. Il 28enne non ha però detto nulla di utile al ritrovamento del cadavere. Per l’intera durata dell’interrogatorio ha ribadito che lui non c’entra nulla e non sa dove sia sepolto il corpo della cugina.
Dopo la scomparsa di Saman Abbas il fratello minore si è detto convinto che ad ucciderla sia stato lo zio, Danish Hasnain, in accordo con i suoi genitori. Agli inquirenti ha raccontato che nei giorni precedenti alla scomparsa della sorella in casa c’era molta tensione.
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