E' stata la mano di Dio

“E’ stata la mano di Dio”, il film di Sorrentino corre verso l’Oscar

Il film di Paolo SorrentinoE’ stata la mano di Dio” è entrato nella short list dei 15 migliori film internazionali in corsa per gli Oscar 2022.
L’Academy ha annunciato i finalisti in 10 categorie.
Questa rappresenta la fase che precede le nomination, rese note ufficialmente il prossimo 8 febbraio. Il 27 marzo, durante la cerimonia di premiazione, si saprà se Sorrentino avrà conquistato il suo secondo Oscar, otto anni dopo La Grande Bellezza del 2014.
La votazione per le candidature agli Oscar inizierà giovedì 27 gennaio 2022 e terminerà martedì 1° febbraio.

E' stata la mano di Dio

“E’ stata la mano di Dio”: un film di successo

Il film di Paolo Sorrentino ha ottenuto fin da subito un enorme successo.
Ha vinto il Gran Premio della Giuria a Venezia 78 e il Premio Mastroianni al protagonista Filippo Scotti, mancando purtroppo gli Efa, gli “Oscar europei”, uscendo a mani vuote.
Rientra tra i film più visti in Italia su Netflix, in questi primi giorni di streaming – dal 15 dicembre è visibile sulla piattaforma – dopo essere uscito anche nelle sala cinematografiche. Prodotto da Lorenzo Mieli e Paolo Sorrentino con la produzione The Apartment per Netflix, nel cast ci sono Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Luisa Ranieri, Massimiliano Gallo, Enzo Decaro, Renato Carpentieri.

Paolo Sorrentino - E' stata la mano di Dio

L’influenza di Maradona nel film di Sorrentino

E’ stata la mano di Dio” rappresenta il film più intimo, personale, coraggioso e autobiografico del regista napoletano.
Fulcro della storia il suo alter ego Fabio Scotti che, grazie all’incontro con il regista Antonio Capuano, riesce a dare una svolta alla sua vita colpita dalla dolorosa perdita dei genitori.
Una storia costellata da gioie inattese, come l’arrivo della leggenda del calcio Diego Maradona, e conflitti familiari.
Paolo Sorrentino torna nella sua città natale per raccontare la sua storia più personale, un racconto di destino e famiglia, sport e cinema, amore e perdita.
È il mio film più importante e doloroso e sono felice che tutto questo dolore oggi sia approdato alla gioia“, aveva commentato il regista.
Quello di oggi è solo il primo passo e il bello di questa gara è che l’unica competizione al mondo in cui arrivare già tra i primi cinque è una vittoria“.