Mario Draghi ha iniziato la conferenza stampa, il 10 gennaio, facendo chiarezza sulle nuove norme anti Covid adottate dal Governo.
“I nostri problemi partono dai non vaccinati“, ha detto, invitando al coraggio e alla prudenza, ribadendo la centralità della scuola e delle vaccinazioni.
Nuove regole sull’uso del Green pass base e sul certificato rafforzato, diventato obbligatorio quasi ovunque, tranne che per negozi e servizi essenziali.
“Vogliamo che l’Italia resti aperta con tutte le cautele. L’attività economica deve andare avanti. Prudenza, rispetto delle regole e molta fiducia“, ha detto il Presidente.
Le parole di Mario Draghi sulla scuola
“Il Governo sta affrontando la sfida della pandemia e delle varianti con un approccio un po’ diverso rispetto al passato. Vogliamo cercare di minimizzare gli effetti economici, sociali ma soprattutto su ragazzi e ragazze che hanno risentito più di altri delle chiusure.
La scuola è fondamentale per la democrazia va tutelata, protetta, non abbandonata“, ha detto il Premier Draghi.
“Il Governo – continua – ha la priorità che la scuola stia aperta in presenza: basta vedere gli effetti di disuguaglianza tra studenti, scolari della Dad lo scorso anno per convincersi che questo sistema scolastico che può essere necessario in caso di emergenze drammatiche provoca disuguaglianze destinate a restare tra chi ci sta di più e di meno, tra Nord e Sud e che si riflettono su tutta la vita lavorativa“.
In merito agli studenti Draghi ha detto: ” I ragazzi non vanno a scuola, ma poi vanno in pizzeria e a fare sport il pomeriggio? Non ha senso chiudere la scuola prima di tutto il resto. Chiudere le scuole ha senso se si chiude tutto il resto”.
Le dichiarazioni del Ministro Bianchi
A seguito delle dichiarazioni di Mario Draghi, anche il Ministro dell’Istruzione Bianchi ha rilasciato alcune dichiarazioni.
“Non ci stiamo affidando al caso, ma le scelte prese stanno pagando. Stiamo agendo in maniera responsabile regolando anche la Dad, che è uno strumento utile e deve essere integrato nei piani educativi della scuola“, ha detto.
A sostegno di Draghi e Bianchi c’è anche Locatelli.
“All’interno del Cts non c’è nessuna voce dissonante rispetto a quelle erano state le misure adottate dal Governo. Non c’è mai stata una posizione che non fosse di tutela e di supporto prioritario della scuola e non si è mai posto il problema di avere le nostre posizioni non ascoltate“, ha ribadito.
La questione dei vaccini
Roberto Speranza, Ministro della Salute, ha fatto chiarezza in merito alle cifre sulla vaccinazione.
“L’ultimo decreto rappresenta un passo avanti per il nostro Paese. Abbiamo raggiunto percentuale rilevante di vaccinati: l’89,41% degli italiani over 12 ha ricevuto prima dose, i non vaccinati sono poco più del 10%. Questo 10% occupa però due terzi dei posti letto in terapia intensiva e circa il 50% dei posti in area medica. La scelta del Governo è quello di vaccinare il più possibile“, ha detto Speranza.
“Siamo stati tra i primi ad adottare l’obbligo di vaccino per tutta una serie di categorie.
Ora la circolazione del virus mette di nuovo sotto pressione i nostri ospedali, soprattutto per l’effetto sulla popolazione non vaccinata“, conclude.