Rosa Belotti, moglie del pregiudicato Rocco Di Lorenzo, è accusata della strage avvenuta a Milano in via Palestro nel 1993, questa causò 5 morti e 13 feriti. Secondo una fotografia alla guida della Fiat Uno che è stata fatta esplodere c’era proprio lei. La donna parla dalla sua abitazione ad Albano Sant’Alessandro e smentisce le gravi accuse nei suoi confronti.
Agitata e molto provata tra le varie cose ha detto: “Non sono io, è inconcepibile una cosa del genere, lo è nel mio stile di vita, non riesco a uccidere nemmeno le cimici, apro la finestra e le faccio uscire. Non accetto accuse del genere, perché gente così la metterei in mano alla piazza, non basta il carcere”. La Belotti all’epoca dei fatti fu arrestata per favoreggiamento, gli diedero due anni. Ha più volte ribadito che non era a Milano quando è avvenuta la strage, ha poi aggiunto: “Sono tutte falsità. Non si può rovinare così la vita delle persone.”
A dire la sua anche la figlia 29enne, questa ha fatto sapere che lavora tutto il giorno in fabbrica e la madre è una nonna a tempo pieno, sue marito fa anche le notti. A detta sua se fossero quel tipo di persone perché dovrebbero lavorare così tanto per mille euro al mese? La nuora fa invece sapere che il suocero ha combinato di tutto, ma non sono degli assassini. In lacrime Rosa Belotti si chiede come reagirà la madre 87enne di fronte alle gravi accuse mosse nei suoi confronti. A detta sua i carabinieri possono scavare nella sua vita perché lei ha la coscienza pulita.
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