La tragica vicenda risale 27 novembre 2012, quando il 52enne Johann Paul Oberkofler aggredì la moglie 42enne Brigitta Steger mentre dormiva. Con estrema violenza la colpì più volte alla testa con un martello, poi al torace con un punteruolo. La donna non morì ma è rimasta in coma irreversibile per circa dieci anni. Una lunghissima agonia finita nei giorni scorsi, la donna è infatti morta lo scorso 8 marzo 2022.
In seguito al drammatico accaduto il marito della vittima era stato arrestato dai Carabinieri, giunti sul posto gli agenti lo trovarono in evidente stato confusionale in salotto, la moglie era invece in una pozza del suo sangue in camera da letto. Fu condannato a 16 anni di carcere per tentato omicidio e 2 anni per violenza privata. Dalle indagini venne fuori che Brigitta Steger il giorno successivo all’omicidio si sarebbe dovuta recare da un avvocato per presentare richiesta di separazione dal marito, i due da tempo erano in crisi.
Dimostrata la tesi della seminfermità la sua pena era stata poi ridotta a dieci anni, la Cassazione annullò poi la riduzione. Johann Paul Oberkofler sarebbe dovuto tornare in carcere, si è però tolto la vita nel 2016 mentre era ricoverato in una clinica psichiatrica a Verona.
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