E’ stato etichettato come l’erede universale di “Twin Peaks”, un prodotto a metà strada tra il fantascientifico alla “X-Files” e il thriller. Atmosfere claustrofobiche, misteri sovrannaturali, un cast da urlo – su tutti spicca il 51enne Matt Dillon – ed un regista che non ha bisogno di presentazioni. Tutto questo e anche di più è “Wayward Pines”, la serie evento di questa primavera che debutterà in contemporanea mondiale giovedì 14 maggio e che in Italia potremo vedere sul canale Fox a partire dalle 21:00.
“Wayward Pines” – riadattamento del romanzo, datato 2012, “Pines” di Blake Crouch, vede tra i suoi produttori e registi il filmaker de “Il sesto senso” M. Night Shyamalan. La serie televisiva richiama sotto molti aspetti il “cult” di genere, quel “Twin Peaks” realizzato da un altro grande autore cinematografico del nostro tempo, ovvero David Lynch. Mentre quest’ultimo – ironia della sorte – cerca di rilanciare il franchise simbolo dei primi anni Novanta, “Wayward Pines” mira a bissare il successo del suo arcinoto predecessore.
La trama della serie evento ricorda, sotto certi aspetti, proprio quella di “Twin Peaks”: un detective giunge in una città misteriosa per ritrovare dei colleghi scomparsi in maniera insolita. Guai, però, a fermarsi alle apparenze: la “creatura” di Shyamalan non è un semplice clone del telefilm di Lynch: differisce su molti aspetti essenziali, in primis la caratterizzazione del protagonista.