MANCHESTER – Saffie Johnson, come molte altre donne, è stata sopraffatta dalla depressione post partum che l’ha portata al suicidio. La giovane, sposatasi a 17 anni con Daniel, diventò mamma appena un 1 anno dopo. Lo scorso ottobre, la 19enne si è suicidata dopo averlo “annunciato” sul suo diario. Il marito ha raccontato agli inquirenti come avesse già tentato di togliersi la vita “soffocando con cavi elettrici o bevendo candeggina. Ha anche cercato di annegarsi in bagno, ma sono entrato in tempo”. Solo ora, a distanza di mesi, la polizia ha potuto diffondere il contenuto del diario di Saffie.
Saffie e Daniel si sono conosciuti molto giovani e dopo 2 settimane di frequentazione hanno deciso di sposarsi. Poco dopo hanno avuto un figlio, ma secondo l’uomo “la pressione di essere diventata madre così presto è stata troppo per lei”. La giovane mamma già dopo la nascita del bimbo aveva tentato di togliersi la vita a causa della depressione che l’aveva colpita. Ad ottobre, dopo aver aspettato che i genitori uscissero di casa, ha trasformato in tragica realtà l’intento confidato al suo diario: “Oggi morirò”. A trovarla, è stato il fratello minore di ritorno dal college.
In seguito alla tragedia, il marito della vittima è stato interrogato dagli inquirenti. “Credo che soffrisse di depressione post partum – racconta – ma non si è mai fatta visitare da nessun medico”. Daniel, dopo che la moglie tentò il suicidio, contattò un operatore del servizio di emergenza chiedendo aiuto. La giovane mamma però ha negato tutto affermando di amare la sua vita e soprattutto il proprio bimbo. Prima di morire, ha lasciato un biglietto e una lettera. Nel primo, ha spiegato le motivazioni che l’hanno spinta al tragico gesto. La seconda invece l’ha indirizzata al figlio chiedendo che gli fosse consegnata al compimento di 18 anni.