Il noto magistrato Ferdinando Imposimato si è spento al Policlinico Gemelli di Roma stamattina. Il 31 Dicembre era stato ricoverato presso l’ospedale romano nel reparto di rianimazione. Nato il 9 Aprile 1936 a Maddaloni in provincia di Caserta, è stato giudice delle fasi istruttorie in processi che hanno segnato la storia d’Italia. In particolare ricordiamo i processi per il caso del rapimento di Aldo Moro nel 1978 e l’attentato a Papa Giovanni Paolo II nel 1981.
Nel 1983 suo fratello Franco viene ucciso per una vendetta trasversale. L’attentato di matrice camorristica venne commesso per intimidire Ferdinando Imposimato. E’ nel 1986 che, dopo aver ricevuto minacce dalla mafia, lascia la magistratura. Da quel momento inizia con dedizione un’attività di consulenza legale per l’Onu. La sua carriera si estende anche in politica, infatti nel 1987 fu eletto al Senato come indipendente di sinistra nelle liste del Pci. Successivamente nel 1992 fu deputato alla Camera e tornò nel 1994 di nuovo al Senato. Ferdinando Imposimato fu anche proposto dal Movimento 5 Stelle per l’elezione a Presidente della Repubblica. Ed è proprio il M5S che esprime il proprio cordoglio affermando che ad andarsene non è solo un giudice ma anche una splendida persona. Con lui se ne va una guida contro la corruzione e il malaffare. A esprimere il dolore anche la sindaca Chiara Appendino e il deputato Di Maio.
Negli ultimi anni avevano fatto discutere le posizioni prese dal magistrato. Infatti oltre all’avvicinamento al Movimento 5 Stelle, aveva espresso vicinanza ai movimenti NoVax. Pochi mesi fa aveva innescato una polemica sul nesso tra vaccini e una bimba morta di malaria. Inoltre da tempo si era fatto portavoce di verità alternative. Il giudice aveva affermato che il governo americano sarebbe stato a conoscenza dell’attentato alle Torri Gemelle anticipatamente, e che quindi non avrebbe fatto nulla per impedire la strage. Accuse rivolte anche ai servizi segreti americani per quanto riguarda il rapimento di Aldo Moro.