Sono di forte impatto le parole pronunciate dal signor Franco, il padre di Elena Ceste, la mamma di Costigliole d’ Asti scomparsa lo scorso gennaio. L ‘uomo, visibilmente provato, parla ai microfoni della trasmissione “Chi l’ha visto?“a distanza di mesi dal suo primo appello rivolto insieme con sua moglie ai microfoni della Sciarelli e destinato alla figlia Elena.
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“Chi sa la verità, parli”. Elena Ceste è nella terra degli scomparsi da quasi sei mesi e i suoi familiari non si rassegnano alla sua assenza. Il padre di Elena Ceste, Franco, ha nuovamente parlato con la giornalista di “Chi l’ha visto?” che segue il caso della scomparsa della donna, lasciando stavolta da parte quella diplomazia e quel suo essere compito che lo contraddistinguono. Un “moto di rabbia”, l’ esasperazione di non sapere che fine abbia fatto sua figlia ed un dubbio martellante lo hanno fatto scoppiare: “Qualcuno sa e deve parlare!”. Il destinatario del messaggio del signor Franco Ceste pare essere un sacerdote, una persona che “sa” ma a cui la legge “vieta di parlare”.
Come sappiamo, la famiglia composta da Elena Ceste, dal marito Michele e dai figli è molto religiosa. Elena si reca spesso in chiesa per prendere parte alle funzioni e tutti, nel paese dell’ astigiano dove la donna vive con la famiglia, la conoscono come una brava moglie e mamma, nonché fervente cattolica. Il sospetto del signor Franco Ceste riguarda una probabile confessione fatta da Elena Ceste ad un parroco. “Se Elena si è confessata, allora quel prete deve dirci che cosa gli ha detto“. Il segreto confessionale vieta ai religiosi di rendere pubbliche le confessioni dei fedeli.
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“Siamo due genitori che soffrono”. La famiglia d’origine di Elena Ceste, il suo papà e la sua mamma, in questi giorni hanno l’ occasione di trascorrere del tempo in compagnia dei quattro nipotini, figli di Elena e Michele. Entrambi parlano della loro Elena ai microfoni della giornalista della trasmissione, che da anni si occupa di persone scomparse e casi di cronaca. Due genitori visibilmente provati, preoccupati, a tratti tristi ma al limite dell‘ esasperazione. Troppe cose son state dette e scritte sulla loro Elena, vere o presunte che siano, troppe insinuazioni, troppi pettegolezzi. Da alcuni giorni, sul caso Elena Ceste si è aggiunto anche un altro inquietante tassello: le lettere di un misterioso personaggio, il Consolatore. Le missive piene di versetti biblici e tratti del Vangelo, dal titolo “Consolanti Notizie”, sono state recapitate nei giorni scorsi sia ai Carabinieri di Costigliole d’ Asti, sia alla redazione di “Chi l’ha visto?” ed, infine, anche a Michele, il marito di Elena Ceste. Le stesse lettere, recapitate a distanza di anni, anche ad altre famiglie coinvolte in vari casi di cronaca.
Si continua a cercare Elena. Nei giorni scorsi, i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile hanno ripreso le ricerche di Elena Ceste scandagliando le rive del Tanaro. Lo stesso Michele, marito della donna scomparsa, si era in passato fermato a dare un’ occhiata a quel fiume. Torniamo al servizio, mandato in onda ieri sera dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”: la giornalista ha ripercorso quel drammatico mese di ottobre, periodo in cui in molti ricordano una Elena sconvolta, angosciata, triste. Una Elena che non si reca nella sua parrocchia abituale a confessarsi, bensì opta per un’ altra parrocchia, poco distante dalla sua. La parrocchia dove Elena Ceste si rifugia è quella di Motta di Costigliole, retta da Don Roberto. “Io non dò colpa a nessuno, ma c’è qualcuno che sa e non parla…non può parlare”, ha più volte ribadito il padre di Elena Ceste a Maria Lucia Monticelli.
Don Roberto, ai microfoni della trasmissione, ricorda il momento del primo incontro con Elena, definendola “spaventata”. La mamma di Elena Ceste dice: “Noi speriamo di trovarla, anche Michele è disperato“, sostenendo che secondo loro Elena è con qualcuno che la trattiene impedendole di tornare a casa. La mamma di Elena Ceste parla anche di Facebook e del rapporto che la donna ha con il social network e le persone da lei contattate: “Se sanno qualcosa di preciso ce lo facciano sapere, aspettiamo di sapere la verità“.
