Dura la vita dei politici italiani. Tra tasse, vitalizi e supposti favoritismi, chi siede sulle comode poltrone dei Palazzi del Potere è sempre nel mirino degli “altri”, siano esse star della TV, della musica o componenti del popolo tricolore, quello che per inciso paga sempre e comunque gli sbagli altrui. Ultimo – in ordine di apparizione, sia chiaro – baluardo dell’ Italiano medio pare essere il giovane rapper milanese Fedez, fresco giudice dell’ ottava edizione di X-Factor Italia. Il performer aveva fatto parlare di sé nei giorni scorsi per aver composto l’ inno ufficiale del Movimento Cinque Stelle, per la gioia della coppia Grillo-Casaleggio. La “manovra”, ritenuta pubblicitaria dalle solite malelingue, non era però andata giù agli avversari di Beppe Grillo, che avevano addirittura intimato Sky di “epurare” il cristallino Fedez dal noto talent show musicale.
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Il tatuato rapper di successi come “Cigno Nero” non era certo rimasto a guardare. Fedez ha sin da subito ribadito le proprie posizioni, sottolineando però come il suo impegno a favore dei “Grillini” non avesse nulla a che vedere con il suo ruolo professionale di “vocal coach” all’ interno di X-Factor 8. La frittata, però, era oramai fatta: Fedez è stato ripetutamente attaccato su più fronti da noti nomi della politica nostrana, soprattutto appartenenti al Centro-Destra. Il primo in ordine di apparizione è stato Matteo Salvini, che nella giornata di ieri ha commentato così la scelta di Fedez di prestare voce e rime all’ inno ufficiale del M5S: «Mi dicono sia rapper dell’ inno di Grillo. Oggi non sarà con #Lega a Milano. Ciò mi riempie di gioia». A questa provocazione, il giovane rapper milanese ha così replicato: «Non sarebbe meglio andare in Tanzania a cercare i 40 milioni di euro di rimborsi elettorali che avete fatto sparire?».
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Come canta Luciano Ligabue però, “Il meglio deve ancora venire”. Il “meglio” è rappresentato dal pesante botta e risposta tenutosi via Twitter tra Fedez ed un altro noto esponente del Centro-Destra, ovvero Maurizio Gasparri. La diatriba, fresca fresca di giornata, parte da un tweet della star di Milano. «#Stopinvasione della Lega NORD! Io accolgo migranti in casa. Gratis!»; questo il “cinguettio” della discordia, che ha risvegliato il lato fervente di Gasparri. Il politico non trova di meglio che attaccare il ragazzo per la sua smodata passione per i tatuaggi. «Cioè questo coso dipinto ha avuto qualcosa da ridire? – provoca sarcasticamente Gasparri, che rincara ulteriormente la dose – Indubbiamente quel #cosodipinto ispira pena, si fa orrore e si nasconde a se stesso. Uno che tratta così il suo corpo chissà come ha trattato il cervello, credo sia già una gioia non essere ridotti come lui».
Hashtag alternativo a parte (#cosodipinto), la replica di Maurizio Gasparri ha scatenato rabbiose repliche, non solo tra i seguaci di Fedez, ma anche tra colleghi del rapper in un ambiente, quello dell’ hip hop italiano dove, nonostante le rime al vetriolo, il rispetto per l’ “avversario” sta alla base di ogni “battle” di successo. Sorprendentemente, però, il rapper tatuato ha risposto con toni secchi e di classe, a dispetto del tweet di fuoco del politico. «Caro Gasparri, io sono sporco all’ esterno ma giudicare le apparenze è l’ atteggiamento tipico di chi è sporco dentro», ha cinguettato Fedez, accompagnando il post telegrafico con una delle foto meno “fotogeniche” del Senatore. Al commento di Fedez ha fatto eco quello di J-Ax, giudice di The Voice of Italy ed ex leader degli Articolo 31. «In più questo è il tipico caso di maiale che chiama “porco” un gabbiano», ha cinguettato il collega di Fedez, utilizzando una metafora poco elegante ma di sicuro effetto.
In questa tanto assurda quanto – diciamolo – inutile battaglia ingaggiata su Twitter, chi avrà la meglio?