Capriati conquista Milano. La recensione dell’evento al Fabrique

Joseph Capriati Amnesia milano
Joseph Capriati all’Amnesia Milano, photo by Fiamma Tedaldi

Capriati al Fabrique di Milano – Evento di grande spessore quello svoltosi al Fabrique di Milano l’altra sera. Dove uno scatenato Joseph Capriati ha dato il meglio di sè in una performance da ricordare.
Organizzazione eccellente, staff super preparato, orari rispettati, tutto in perfetta regola. Poco da dire per un evento che ha avuto un sold out annunciato già molti giorni prima la data della serata.
Joseph Capriati, dj eclettico napoletano, ha suonato in maniera divina il proprio genere techno unico, facendo bene ricordare a tutti il motivo del suo ormai affermato successo nel panorama musicale tecno-house.
Ecco una gallery del grande dj napoletano:

Godiamoci l’incredibile percorso che ha portato Joseph ad essere uno dei migliori dj al mondo e quindi a suonare al Fabrique:
Iniamo definendo, per usare un eufemismo, scintillante il 2015 di Capriati. Basti pensare alla sua ultima compilation, appena firmata per l’epico club Fabric di Londra, la numero 80 della serie: il primo italiano ad meritarsi questo onore, dopo Marco Carola.
“Ho registrato la compilation nel mio studio con due CDJs ed un mixer, come se stessi mixando dal vivo – ha dichiarato il dj napoletano – Ho pensato ad una tracking list che includesse brani techno e tech house, con alcune tracce comprensive di melodie e vocals: come passare dalla Room One alla Room Two del locale e tornare alla One per l’ultima canzone, melodica ed emozionante, come se fossero le 9 di mattina e si trattasse dell’ultimo disco prima di andare a casa, dopo una serata indimenticabile”.

Capriati è arrivato a Milano dopo le sue performance all’Ultra Music Festival di Miami e al Timewarp di Mannheim, pronto a recarsi subito dopo in Estremo Oriente, per la precisione all’Agile Sea Side Festival in Giappone. Un autentico giramondo della musica elettronica, che si esalta ed esalta quando gli viene conferita l’opportunità di suonare svincolato da ogni dimensione spaziotemporale.