Diritti tv, Antitrust apre istruttoria contro Sky e Mediaset

Diritti tv

L’Antitrust ha aperto un’istruttoria nei confronti di Sky Italia, Rti-Mediaset, Infront Italy e Lega Serie A in merito all’assegnazione dei diritti tv relativi al campionato di calcio di Serie A per il triennio 2015-2018. L’indagine vuole identificare se sono sorti degli “accordi spartitori” proprio tra Sky e Mediaset e se ci sia stata “un’intesa restrittiva della concorrenza”. Il premier Renzi a Porta a Porta, ha dichiarato: “Serve chiarezza sulla vicenda dei diritti tv e che si sia equità”.

LOTITO NEL MIRINO – L’ipotesi di “accordo restrittivo della concorrenza” sui diritti per il campionato di serie A 2015-2018 tra Sky e Mediaset “favorito dalla Lega e da Infront” è stata formulata dopo alcune notizie apparse sulla stampa durante il mese di febbraio 2015. L’Antitrust ha puntato il dito contro le parole del presidente della Lazio, Claudio Lotito, che aveva affermato: “Io, di bilanci, me ne intendo, sono quello che ha fatto prendere 1,2 miliardi alla Lega di A, ho fatto parlare Murdoch e Berlusconi”.

TRIENNIO 2015-2018 – “L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato – spiega una nota diffusa dall’Antitrust – ha aperto un’istruttoria nei confronti delle società Sky Italia, Rti-Mediaset, Infront Italy e della Lega nazionale professionisti di Serie A sull’assegnazione dei diritti televisivi per il Campionato di calcio nel triennio 2015-2018, volta a verificare se siano intervenuti ‘accordi spartitori’ fra Sky e Mediaset. Per accertare queste ipotesi, funzionari dell’Antitrust hanno eseguito oggi una serie di ispezioni nelle sedi delle società, coadiuvati dai militari del Nucleo speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza”.

Infine, l’Antitrust conclude: “In particolare al termine della procedura per l’assegnazione dei diritti televisivi, Sky avrebbe dovuto trasmettere le partite del Campionato di Serie A sulle piattaforme satellitare e digitale terrestre contenute nei ‘Pacchetti A e B’, mentre a Mediaset – che aveva presentato l’offerta più alta solo per il ‘Pacchetto D’ – sarebbero spettate le restanti partite su tutte le piattaforme. Successivamente alla gara, tuttavia, l’assetto definitivo delle assegnazioni è risultato diverso per i singoli ‘pacchetti’ in cui erano stati inseriti i diritti televisivi: il pacchetto satellitare (A) è stato assegnato a Sky, il pacchetto digitale terreste (B) è stato assegnato a Rti, mentre il pacchetto D è stato assegnato a Rti e poi da questa ceduto a Sky”. Oggetto dell’istruttoria “è la possibile sussistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza, in violazione dell’art. 101, comma 1, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, volta eventualmente a ‘condizionare e alterare’ gli esiti della procedura di assegnazione e a escludere i potenziali nuovi entranti, in modo da pregiudicare il commercio intracomunitario. Il procedimento dovrà concludersi entro il 30 aprile 2016”.