Ha terrorizzato grandi e piccini negli anni Novanta, il pagliaccio Pennywise. Interpretato da un magistrale Tim Curry, l’adattamento televisivo del bestseller “IT” scritto da Stephen King è da sempre ritenuto un gioiello del piccolo schermo, impareggiabile sotto diversi punti di vista. L’idea di trasporre su grande schermo uno dei romanzi più terrificanti degli ultimi venti anni è balenata a tantissimi cineasti, ma solo nel 2012 il progetto “IT” ha assunto concretezza. Il filmaker scelto per “tradurre” in pellicola l’incubo numero uno dei bambini degli anni Novanta era Cary Fukunaga, noto al grande pubblico per aver diretto un’altra grande opera televisiva, “True Detective”. Agli albori del progetto, il compito di distribuire nelle sale “IT” era stato affidato alla Warner Bros.; il progetto, fortemente voluto da Fukunaga, consisteva in due pellicole, riprendendo la divisione in due “capitoli” già vista nel precedente prodotto televisivo.
Cary Fukunaga, che aveva adattato la sceneggiatura di “IT” a sei mani con Chase Palmer e con lo stesso Stephen King, aveva parlato con ottimismo della pellicola, il cui primo ciak era programmato per l’estate. Scelto anche il protagonista della pellicola, il giovane Will Poulter (“Le Cronache di Narnia”, “Maze Runner”), la strada per il remake sembrava essere tutta in discesa. Sembrava, appunto.
Ad interrompere questo “idillio” è stata invece la New Line Cinema, che ha preso in mano le redini del progetto, riducendo significativamente il budget per “IT”. Tagli, rimaneggiamenti, l’ipotetica concentrazione della trama in un unico film hanno pesantemente scoraggiato il regista, che ha deciso di abbandonare la realizzazione del film. Una doccia fredda per i patiti di Stephen King e del suo romanzo, che vedono il sogno di vedere “IT” al cinema allontanarsi sempre più. La ricerca di un nuovo regista è immediatamente cominciata: chi riuscirà a spaventare nuovamente grandi e piccini dal grande schermo di un multisala?