L’astio nei confronti della cancelliera tedesca Angela Merkel non si è placato dopo le trattative stabilite tra Germania e Grecia, tanto che i più si sono schierati in tutto il web e sui social per una sorta di campagna di diffamazione e boicottaggio dello Stato intervenuto nelle negoziazioni. All’inizio si è trattato di blogger, coloro che con l’intento di esprimere la propria opinione di contrasto hanno voluto raccogliere seguaci anche su Facebook e Twitter.
E’ così che si è diffuso l’hashtag #BoycottGermany, volto a spronare il pubblico di internauti a non comprare prodotti tedeschi per esprimere il proprio dissenso non solo alla Merkel, ma anche al ministro delle finanze Wolfgang Schaeuble. Così, nonostante un equilibrio politico sia stato ristabilito in termini di negoziazioni tra Grecia ed Unione, lo scontento denunciato ancora da Tsipras e dallo stesso popolo greco ha raccolto la solidarietà di internauti provenienti da tutto il mondo. “Smettete di comprare prodotti tedeschi, è l’unica lingua che il governo della Germania comprende”, scrive un utente di Twitter, o ancora: “Tutto il pianeta boicotti la Germania, supporti l’Europa meridionale, la democrazia e i diritti umani.” “La Germania distrugge l’economia greca, mentre quella tedesca fiorisce” è lo slogan di un altro: non è chiaro che risultati porterà questa battaglia social, ma lo sapremo tra poche settimane.