“La vita è come una canna fumaria, e io sono un minuscolo penny che prova a risalirne le mura”. Così spiegava se stessa nella sua celeberrima “Back to Black” la compianta star della musica britannica ed internazionale Amy Winehouse. Voce sensuale ma anima fragile, la Winehouse è entrata, suo malgrado, nel tristemente noto “Club dei 27” quel 23 luglio di quattro anni fa, quando fu rinvenuta priva di vita nella sua abitazione londinese di Camden Square, uccisa da uno dei suoi amati “vizi” – un attributo piuttosto elegante per “dipendenze” – quello dell’alcol, dal quale la cantante bianca dall’anima nera aveva cercato di liberarsi, purtroppo senza successo.
Entrata nel “tritacarne” dello showbiz senza essere capace di gestire le pressanti aspettative del patinato mondo delle sette note, Amy Winehouse non ha saputo difendere se stessa ma ha regalato pezzi della sua anima ai fan attraverso le sue canzoni. “Hanno provato a farmi andare in riabilitazione, ma io ho detto “no no no”(…) Non ho il tempo e se mio padre crede che io stia bene, vuol dire che è stanco di provare a mandarmi in riabilitazione” cantava Amy Winehouse in “Rehab”, la hit che l’ha imposta nel panorama musicale mondiale e che può essere riletta come una spiegazione del suo dissoluto stile di vita, forse sottovalutato da familiari e dal compagno della bella ma dannata Amy.
Parlava dell’amore come di “Un gioco dal quale si esce perdenti” nella sublime “Love is a losing game” (“So che sei un uomo che ama il gioco d’azzardo, ma l’amore è una mano perdente”); in “Tears Dry On Their Own”, Amy Winehouse fornisce la sua interpretazione dell’amore: oscura, ma allo stesso tempo romantica. “Vorrei poter dire che non ho rimpianti e nemmeno debiti emotivi e appena ci diamo il bacio d’addio il sole tramonta (…) Lui va via, il sole cala, lui vive il giorno ma sono io che sono cresciuta e in quest’ombra grigia e triste le mie lacrime si asciugano da sole…”.
Parole profetiche, che forse volevano essere richieste d’aiuto da parte della piccola regina del soul bianco, il cui declino fisico e psicologico viaggiava di pari passo con l’incrementarsi del suo mito. Nella cover di una celebre canzone degli anni Sessanta di Ruby and The Romantics, “Our Day Will Come”, Amy Winehouse aveva auspicato giorni più felici che, purtroppo, la giovane e ribelle stella della musica non ha fatto in tempo a vedere e, soprattutto, a vivere. VNews 24 vuole, però, ricordare così la favolosa Amy Winehouse nel giorno del suo 32esimo compleanno che mai potrà festeggiare. “Il nostro giorno verrà e avremo ogni cosa… Condivideremo la gioia, innamorandoci. Nessuno può dirmi che sono troppo giovane per dire che ti amo così tanto. E tu ami me… Il nostro giorno verrà“.
Buon compleanno, Amy.