PADOVA – Posto sbagliato, momento sbagliato. Incredibile la disavventura di un 22enne padovano. Il giovane si era recato sotto casa della fidanzata quando è stato picchiato. Il suo aggressore lo aveva scambiato per l’amante della moglie. Gli agenti, allertati dal ragazzo, sono riusciti ad identificare l’uomo perché avvisati di una lite coniugale a pochi metri di distanza. L’uomo, proprio il suo aggressore, stava litigando con la moglie perché certo di essere stato tradito.
Mercoledì sera, attorno alle ore 21, la sfortunata vittima si era recata in auto in via Pindemonte, dove abita la fidanzata. La stava aspettando all’interno del mezzo quando si è accorto di un individuo che tentava di forzare la portiera del veicolo. Poiché l’uomo si esprimeva in un’altra lingua e in un evidente stato di agitazione, il giovane ha aperto la porta per cercare di capirlo. In un attimo però è stato investito da pugni e schiaffi, accompagnati probabilmente da insulti. Quando il giovane è riuscito a sottrarsi all’uomo, si è rifugiato nell’appartamento della ragazza e ha avvertito il 113.
Secondo la ricostruzione, l’uomo stava rientrando a casa, convinto che la moglie lo tradisse. Non trovandola al lavoro, e non trovando nemmeno la sua bicicletta, aveva provato a contattarla. Dopo una veloce ed evasiva risposta al telefono, nel marito era sorto il forte sospetto che la donna avesse un amante. È rientrato in fretta al proprio domicilio e in quel momento ha scorto un giovane in auto, fermo proprio davanti alla sua abitazione. Accecato da rabbia e gelosia, ha ipotizzato fosse l’amante della moglie e lo ha aggredito. Poi, ha picchiato anche con la consorte. Gli agenti intervenuti erano gli stessi che avevano appena raccolto la descrizione, da parte del giovane, del suo aggressore.
Arrivati sul luogo della seconda aggressione, gli agenti hanno subito collegato il volto dell’uomo alla descrizione fornita poco prima dal giovane. Questo, ha infatti confermato. Il romeno, benché abbia ammesso le sue colpe per ambedue le situazioni, è ora accusato di lesioni personali e danneggiamento. La moglie e il suo presunto amante sono stati ricoverati al Pronto Soccorso con varie ecchimosi e tumefazioni. I medici hanno dimesso la donna con una prognosi di 2 settimane, per il suo “amante” invece 12 giorni.