abusi sessuali

Roma, abusi sessuali al liceo. Il prof ammette: “Tutto vero, ero innamorato”

Nuovo capitolo nella bruttissima storia degli abusi sessuali al liceo Massimiliano Massimo di Roma. L’imputato Massimo De Angelis è stato interrogato dal gip nel carcere di Regina Coeli ed ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali con la studentessa 15enne. Però ha voluto sottolineare che i rapporti sono stati consenzienti e soprattutto ha dichiarato di essere follemente innamorato della ragazza. Quindi ha chiesto scusa a tutti, soprattutto ai genitori della ragazza e ai suoi studenti. Massimo De Angelis si è dimostrato avvilito e pentito per un episodio cosi grave, che sicuramente ha distrutto una lunga carriera. Una storia inquietante, anche se purtroppo tante altre volte uomini maturi sono stati accusati di abusi sessuali, verso ragazzine minorenni.

Gli inquirenti sono arrivati all’arresto dopo aver indagato per un anno sulla vicenda. Questa vicenda, come era facilmente prevedibile, ha sconvolto tutto il liceo Massimo di Roma. La direzione della scuola si è detta scioccata e sbalordita da questa storia. Roberta Battaglia, delegata dal rettore dell’istituto, ha dichiarato fin da subito, che la scuola si costituirà parte civile al processo e che si ritiene parte offesa. La dirigente ha anche affermato, che nessuno poteva immaginare che il professore fosse capace di tali gesti, considerando che era uno dei docenti più amati dagli studenti.

Abusi sessuali: il racconto della studentessa

La studentessa 15enne ha raccontato agli inquirenti e ai genitori che tutto è iniziato l’anno scorso durante il corso di teatro. Il professore durante quelle lezioni avrebbe iniziato a manifestare nei suoi confronti un affetto esagerato e morboso. Tutto è precipitato lo scorso autunno, quando i genitori della ragazza hanno chiesto al docente di farle doposcuola di latino. In quest’aula all’interno dell’istituto, ci sarebbero state delle effusioni tra i due e anche un rapporto di sesso orale.

Per fortuna i genitori hanno letto dei messaggi nel telefonino della giovane figlia, che stava iniziando ad assumere strani comportamenti e si mostrava spesso taciturna e turbata. In questo modo si sono scoperti gli abusi sessuali del professore, che poco tempo fa avrebbe tentato il suicidio. Una storia sconvolgente che purtroppo lascerà delle cicatrici profonde alle famiglie coinvolte, ma soprattutto alla povera ragazza.