Stefano Bettarini

Bettarini, anche la sorella attacca il GF Vip: “Squalifica? Un’esagerazione”

La squalifica di Stefano Bettarini dal Grande Fratello Vip continua ad attirare critiche e polemiche. L’ex gieffino dopo aver trascorso solamente tre giorni nella casa più spiata d’Italia è stato costretto ad abbandonare la quinta edizione del reality condotto da Alfonso Signorini su Canale 5. Il motivo? Una frase pronunciata da Bettarini è stata ritenuta dalla produzione blasfema e offensiva, per questo è stato squalificato.

Inizialmente l’ex gieffino aveva accettato il provvedimento e aveva chiesto scusa per la sua affermazione. Dopo la squalifica Stefano Bettarini si è però lasciato andare ad un lungo sfogo social sul suo profilo Instagram. Bettarini pensa che la sua sanzione sia stata sproporzionata. Ci ha tenuto a precisare di non aver bestemmiato nella casa più spiata d’Italia. A detta sua la parole detta nella casa è un intercalare toscano che non può essere ritenuto offensivo e blasfemo. Si è scagliato contro la produzione del Grande Fratello Vip perché pensa di essere stato cacciato dalla quinta edizione del reality per un’espressione colorita, a detta sua è stato espulso per una parolaccia.

La sorella di Stefano Bettarini commenta la squalifica e attacca gli autori del GF Vip

Stefano Bettarini si è sentito preso in giro, a parer suo è stato una pedina di un gioco al rialzo dello share. Nelle ultime ore anche Simona, la sorella dell’ex gieffino, ha attaccato gli autori del Grande Fratello Vip. A detta sua il provvedimento disciplinare adottato nei confronti del fratello è stata un’esagerazione. Tra le varie cose ha detto: “Mi auguro che gli addetti ai lavori del programma riflettano sull’accaduto e sappiano offrire una riparazione, che può essere una riammissione nella casa o anche semplicemente l’ammissione di aver esagerato.” La sorella di Bettarini pensa che gli autori debbano fare un passo indietro in merito al provvedimento nei confronti di Stefano per non lasciarlo solo nella gestione delle conseguenze che derivano da “un’esagerazione mediatica”.