Alberto Genovese è stato scarcerato dopo aver trascorso circa nove mesi nel carcere di San Vittore con le gravi accuse di due presunti episodi di violenza sessuale nei confronti di due ragazze di 23 e 18 anni. L’uomo dovrà recarsi in una clinica privata agli arresti domiciliari per curarsi e disintossicarsi dalla sua dipendenza da cocaina. È stato il giudice Tommaso Perna ad accogliere l’ennesima istanza dei legali dell’imprenditori e lo ha scarcerato. La richiesta dei domiciliari era stata già presentata più volte ma era stata sempre respinta.
Era stato arrestato lo scorso 7 novembre con l’accusa di aver violentato una ragazza di 18 anni. I fatti sarebbero avvenuti ad ottobre ad una delle sue feste all’insegna dell’alcool e della droga nel suo attico lussuoso a Milano, soprannominato ‘Terrazza sentimento’. Dopo l’arresto è saltata a galla un’altra accusa nei confronti di Alberto Genovese, un altro presunto abuso sessuale, questa volta ai danni di una ragazza di 23 anni.
La violenza sarebbe avvenuta a luglio del 2020 all’interno di una villa in cui l’imprenditore trascorreva le sue vacanze a Ibiza. Ai primi di luglio le indagini nei confronti di Genovese sono state chiuse e si accenna al rinvio a giudizio. Intanto, per non correre il rischio di una possibile fuga, durante gli arresti domiciliari dovrà indossare un braccialetto elettronico.