Esiste un’alta probabilità che la Lombardia, tra due settimane, possa arrivare a numeri da “zona gialla” a causa del Coronavirus.
A testimoniarlo i dati sull’incidenza dei nuovi casi di contagio ogni 100 mila abitanti.
Secondo Guido Bertolaso la misura non riguarderebbe solo la Lombardia, ma quasi tutte le regioni italiane.
“Alcune regioni diventeranno gialle perché stanno superando i limiti che sono stati individuati non solo dal Governo, ma in collaborazione con le regioni. Quindi non si può escludere che magari prima di Natale tutta Italia sia diventata gialla“, ha detto Bertolaso.
“Il passaggio in zona gialla rappresenterebbe comunque una piccola vittoria contro il virus che l’anno scorso, senza vaccini, aveva costretto nuovamente il governo a chiudere tutto e bloccare gli spostamenti“, ha concluso.
Coronavirus e zona gialla: cosa prevedono le nuove regole?
I cittadini vaccinati e in possesso del super Green Pass vedranno cambiare di poco le regole da zona bianca a zona gialla.
Chi dispone del green pass rafforzato non sarà soggetto a nuove restrizioni.
I limiti di capienza per cinema e teatri resterà del 100%, per gli stadi del 75%, per gli impianti sportivi al chiuso del 50%, per le discoteche all’aperto del 75% e per quelle al chiuso del 50%.
In tutti i locali al chiuso sarà sempre obbligatorio indossare la mascherina per l’intera durata dell’evento.
In zona gialla, però, la mascherina andrà indossata anche all’aperto.
I vaccini sono efficaci
Grazie ai vaccini, è stato possibile mantenere le conseguenze gravi della malattia, evitando una crescita lineare di ricoveri e decessi.
In base agli ultimi dati, ad oggi i pazienti ricoverati nei raparti Covid ordinari sono 789, il 12% su 6.571 letti disponibili.
La zona gialla scatta dal 15%, quindi a 985 letti occupati.
Se nelle prossime due settimane si riuscirà a rimanere sotto la soglia massima prevista, vorrà dire che l’epidemia avrà iniziato un rallentamento e, forse, si riuscirà ad evitare la zona gialla o altre conseguenze.