Tra le città maggiormente colpite dagli attacchi dei russi, c’è Mariupol, centro situato nella parte suborientale dell’Ucraina, tra i più grandi del paese. All’alba dell’11 marzo, sono state attaccate anche Dnipro e Lutsk.
La popolazione di Mariupol, scrive Fanpage.it, è arrivata allo stremo. I cadaveri dei civili restano in strada per giorni, mancano acqua e luce. Il consiglio comunale della città, ha denunciato la situazione: “La Russia sta compiendo crimini contro l’umanità, il mondo intero dovrebbe venirne a conoscenza”. Le autorità locali, riscontrano inoltre bombardamenti anche sui convogli che portano aiuti umanitari, da cibo a medicine. Il mezzo milione di abitanti, è costantemente bombardato dalla forze del Cremlino, che ormai hanno circondato l’intero perimetro cittadino.
Guerra in Ucraina, i russi colpiscono a ovest: la situazione a Lutsk e Dnipro
Sono oltre 1200 i cadaveri di Mariupol, raccolti in strada e seppelliti in fosse comuni. Non è migliore la situazione a Dnipro, città nell’ovest dell’Ucraina, attaccata nelle prime ore del mattino dell’11 marzo. Colpiti un asilo nido e una fabbrica di scarpe. A Lutsk invece, altra città sul fronte occidentale dell’Ucraina, preso di mira un aereoporto. Obiettivi strategici, in cui i cittadini avevano modo di rifugiarsi e di riparare i motori di aerei da combattimento.
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