Il passato incontra il futuro. Potrebbe essere questa, in sintesi, la chiave di lettura del settimo capitolo della saga dedicato agli arcinoti mutanti “targati” Marvel, al secolo gli X-Men. In occasione dell’ uscita americana dell’ ultima, costosissima fatica di Bryan Singer (in Italia, la pellicola ha esordito nella giornata di ieri, andando subito a contrastare il primato di “Godzilla” al botteghino), il cineasta decide di avvalersi di un cast di altissimo livello per mettere a confronto il vecchio e il nuovo: così Wolverine incontra Mystica, Tempesta si affianca a Bestia ma, soprattutto, gli anziani Professor X e Magneto tenteranno di impartire una lezione di civiltà ai loro alter-ego giovani, al fine di salvare l’ universo dei mutanti dalle incombenti minacce provenienti dall’ umanità, ancora impreparata alla convivenza con gli straordinari supereroi.
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“X- Men: giorni di un futuro passato” è uno dei titoli più attesi di questa stagione cinematografica. Nella nuova pellicola di Singer, la trama viene forse un pò sacrificata a favore di un massiccio utilizzo degli effetti speciali, potenziati dall’ ausilio degli immancabili occhialini 3D. Non mancheranno,oltre ai combattimenti da urlo però, parentesi “sentimentali” e ampi spunti di riflessione, questi ultimi incarnati da uno dei personaggi simbolo dell’ universo mutante targato Marvel: il professor Charles Xavier, magistralmente interpretato nelle due versioni – giovane e vecchio – rispettivamente da James McAvoy e Patrick Stewart. In “X-Men: giorni di un futuro passato”, Wolverine (Hugh Jackman) viene inviato a “spasso nel tempo” dal 2020 agli anni Settanta (in pieno conflitto Vietnamita) dagli odierni Magneto e Professor X, per salvaguardare la stirpe degli X-Men dalla minaccia delle Sentinelle, ingaggiate dai Governi conservatori per imprigionare e torturare i mutanti.
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Nel passato, Logan/Wolverine – unico X-Men a non subire la “piaga” della vecchiaia – incontrerà il giovane Xavier. “Un’ anima persa“, così descrive McAvoy il suo personaggio, che troverà nel collega venuto dal futuro un valido sostegno per riprendersi dal dolore provato dalla sua inaspettata e drammatica disabilità. “Charles è traumatizzato: si nasconde, è ribelle, arrabbiato, emotivamente distrutto, irascibile. Con l’aiuto di Wolverine – spiega l’ attore scozzese – dovrà ricostruirsi, capire chi è, cosa vuole e soprattutto cosa è disposto a sacrificare”. Altro perno centrale della pellicola è la sempre crescente opposizione tra il professore e Eric Lehnsherr – alias Magneto- interpretato da Ian McKellen nella versione odierna e dalla star Michael Fassbender nella versione del passato.
Wolverine avrà l’ arduo, ma non impossibile, compito di favorire la collaborazione tra due menti geniali, che non potrebbero, però, essere più diverse di così: moderato e pacifista Xavier, irruento e guerrafondaio Magneto. Dalla collaborazione tra i due mutanti dipende l’ intero futuro degli X-Men. Riuscirà il personaggio interpretato da Hugh Jackman a ristabilire l’ equilibrio nel passato, in modo da garantire un roseo avvenire nel “suo” presente per i suoi fratelli mutanti? Nell’ attesa di conoscere la risposta a questo emozionante dilemma, godiamoci la straordinaria “reunion” di mutanti in “salsa” 3D. Nel cast di “X-Men: giorni di un futuro passato” sono presenti, oltre a Jackman, McAvoy, Fassbender, Stewart e McKellen anche il Premio Oscar Jennifer Lawrence, Halle Berry, Peter Dinklage, Anna Paquin, Ellen Page e Shawn Ashmore.
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