Si chiama Felicia Czochanski, ha 20 anni ed è una blogger americana. La giovane, sino ad un paio di giorni fa, era pressapoco sconosciuta, tranne che ai suoi followers più accaniti. La 20enne statunitense, però, è ironicamente balzata agli onori della cronaca squisitamente più “superficiale” per una polemica dai toni grotteschi scoppiata a seguito di alcune sue dichiarazioni di dubbia profondità intellettuale. “Sono troppo bella, è un peso essere attraente”. Ammissioni scarne di qualunque forma di modestia che la blogger ha rilasciato, con una sincerità tipica dei suoi 20 anni, sul noto mensile di moda “Cosmopolitan”.
VANITOSA. Dura la vita delle belle ragazze. Il messaggio lanciato dalla blogger ventenne che ha usato la rivista per invitare l’utenza ad apprezzarla, più che per il suo fisico statuario, per il suo altrettanto bel cervello non è stato particolarmente apprezzato dai lettori, che sul web hanno manifestato tutto il suo disappunto per lo sfoggio alla vanità di Felicia. “Penso che tu stia gravemente sopravvalutando l’opinione che hanno le persone di te” ha sottolineato un utente nel suo post sui social network.
A questa dichiarazione ne fa eco un’altra, che ancor meglio spiega il disappunto del popolo della rete. “Il punto è quello, ma i toni (delle dichiarazioni, n.d.r.) sono sbagliati. In quanto scrittrice professionista, lei avrebbe dovuto meglio comprendere come non ritrarre sè stessa come una completa marmocchia”. La blogger, in effetti, non ha reso giustizia alla sua materia grigia, descrivendosi come “Una bella ragazza con grandi occhi nocciola, capelli biondi, un grande seno e polpacci sodi”. Con buona pace dei suoi complessi adolescenziali e dell’immancabile – ma, a questo punto, superflua – filippica indirizzata agli uomini che la scruterebbero con sguardi vogliosi, la giovane ha attirato su di sè l’antipatia di maschi e femmine: una condanna bipartisan, non certo dovuta alla beltà della blogger, ma alle sue dichiarazioni rilasciate a briglia sciolta, forse senza usare troppo l’amato e da tutti sottovalutato cervello.