Caffè in attesa – Si sta diffondendo a vista d’occhio in tantissimi bar italiani l’iniziativa nata in Belgio del “caffè in attesa“.
Vediamo nel dettaglio in cosa consiste.
Chiunque decida di prendersi un caffè al bar, per sè e per i propri colleghi o amici, può ordinare dei caffè extra “in attesa” che non consumerà.
Ad esempio, entri in un bar, ordini 2 caffè per te e la tua ragazza, e altri 2 in attesa. Il barista prepara due caffè, li bevi in tutta tranquillità, paghi il conto per due caffè normali e i due in attesa, e te ne vai contento di aver fatto una buona azione. Poco dopo entra una senza tetto o una persona con difficoltà economiche serie, e chiede al barista “avete un caffè in attesa?”, il quale annuisce e serve la bevanda al povero senzatetto senza farlo pagare.
Insomma, l’iniziativa prevede che la gente, nella propria generosità e bontà d’animo, ordini dei caffè “extra” per le persone disagiate che verranno dopo e che non possono pagarlo.
Un’iniziativa sicuramente lodevole, che a sentire molti, sembra già in atto da parecchi anni giù al sud Italia.
Nel frattempo sembra che il “caffè in attesa” stia diventando l’habituè del momento in tutti i bar italiani.