TURCHIA – Almeno 28 le vittime provocate dall’esplosione di un autobomba ieri sera nel centro di Ankara durante il passaggio di un convoglio militare. È stato il vicepremier e portavoce del governo turco, Numan Kurtulmus, ad annunciare la tragedia, sottolineando la probabile presenza di civili tra le vittime e stilando un bilancio di almeno 61 feriti.
L’autorità televisiva turca Rtuk ha ordinato il divieto di trasmettere le terribili e spaventose immagini dell’esplosione, secondo quanto riportato dai mass media locali. D’altronde la Turchia è solita prendere misure di censura di questo tipo in occasione di attacchi terroristici. L’autobomba è esplosa nel centro di Ankara, a 300 metri circa dal Parlamento e dal quartier generale dell’esercito. Le poche immagini televisive diffuse mostrano solo una densa colonna di fumo levarsi dagli edifici del centro. Il canale CNN Turk, facendo riferimento a fonti dell’ufficio del governatore locale, ha parlato di un’autobomba esplosa al passaggio di un convoglio che trasportava soldati nelle vicinanze di un complesso militare nella zona di Kizilay con un primo bilancio provvisorio di 5 morti e 10 feriti.
Il premier turco Ahmet Davotoglu ha immediatamente assicurato che le indagini sono in corso e ha annunciato l’annullamento del suo viaggio a Bruxelles previsto per oggi. Questa mattina è arrivata la notizia dell’identificazione dell’attentatore suicida responsabile della tragedia. Secondo quanto riportato dal quotidiano Sabah, che fa riferimento a fonti di sicurezza turche, si tratterebbe di un cittadino siriano di nome Saleh Nejar. L’uomo era un componente delle milizie curdo-siriane dell’Ypg entrato in Turchia a luglio come rifugiato dalla Siria.