Una scoperta unica quella di alcuni studiosi sudafricani che hanno individuato sul fondo dell’Oceano Indiano un continente sommerso. Finora quello di Atlantide è sempre stato un mito ma, sebbene non ci sia ancora la certezza assoluta, sembra che gli elementi raccolti confermino la teoria che in un’epoca passata un continente si sia realmente inabissato. La ricerche è stata pubblicata sulla rivista Nature.
Sentendo parlare di Atlantide, molte persone credono che si tratti di un puro e semplice mito in quanto non esisterebbe nessun “continente perduto”. Le ricerche condotte nelle Isole Mauritius invece sembrano confermarne l’esistenza. Le rocce analizzate datano le isole a non più di 9 milioni di anni fa, eppure c’è un particolare che sconvolge completamente questa teoria: in quelle stesse rocce vulcaniche è presente lo zircone, minerale che ha almeno 3 miliardi di anni. Secondo i ricercatori, questa è la prova che in passato le Mauritius formavano un unico continente con l’India e in seguito alla deriva dei continenti, un’enorme porzione di quelle terre sia sprofondata nell’oceano.
Quella di Atlantide è sempre stata una leggenda che ha appassionato molte generazioni di ricercatori. Il primo a parlare della sua esistenza fu Platone che parlò nei suoi scritti di una “potenza navale situata oltre le colonne d’Ercole” che avrebbe conquistato parte dell’Europa occidentale e dell’Africa attorno al 9600 a.C. Per alcuni il filosofo si servì di questo misterioso continente per illustrare le sue idee politiche ma per altri i suoi accenni a questa antica civiltà sono basati su eventi reali. Secondo la leggenda, Atlantide, dopo aver fallito l’invasione di Atene, venne sommersa dalle acque per opera di Poseidone, e la sua storia venne cancellata con essa. La ricerca di questo “continente perduto” è giunta finalmente alla fine?