Regno Unito: addio mascherine e distanziamento. Johnson riapre

Nel Regno Unito Boris Johnson ha annunciato la fine delle restrizioni contro il Coronavirus. Una decisione che va nella direzione opposta rispetto all’impennata di casi di contagio dovuti alla variante Delta.
Ci potrebbero essere 50.000 casi rilevati entro il 19 – spiega Johnson – ancora una volta, stiamo vedendo aumentare i ricoveri ospedalieri e dobbiamo riconciliarci tristemente con l’idea di avere più morti per Covid. C’è solo una ragione per cui possiamo passare alla fase 4 in circostanze in cui normalmente ci bloccheremmo”.

Regno Unito: il tweet di Boris Johnson

Nel tweet di Johnson: “Arrivando alla fase 4, dobbiamo bilanciare i rischi della malattia e i rischi di continuare con le restrizioni imposte che si ripercuotono sulla vita delle persone“.

Bisognerà “imparare a convivere con il virus“, come accade con l’influenza stagionale.
Resterà obbligatorio usare le mascherine negli ospedali. La popolazione sarà comunque invitata a utilizzarle in casi di affollamento, sulla metropolitana per esempio, però su base volontaria.
Dal 9 appunto non sarà più obbligatorio usare la mascherina nei negozi, nei locali al chiuso e sui mezzi pubblici.
Cade l’obbligo del distanziamento sociale.
Non sarà più necessario limitare gli ingressi in cinema, teatri, pub e ristoranti.
Dovrebbe cadere anche l’obbligo di quarantena per chi arriva dai paesi a rischio basso.

I dati in Gran Bretagna

I dati dei contagi in Gran Bretagna crescono vertiginosamente a causa della variante Delta.
Se la diffusione della variante Delta porterà ad un aumento dei contagi, si potrebbe comunque assistere a una nuova emergenza sanitaria. L’Oms ha invitato a non abbassare la guardia in Europa.
I dati confermano il successo della campagna vaccinale e dimostrano chiaramente “l’importanza di ricevere entrambe le dosi di vaccino“, ha precisato Jenny Harries, Capo della Uk Health Security Agency,  l’agenzia per la sicurezza sanitaria nel Regno Unito.

Leggi anche: Scambio vaccini, nel torinese 19 persone ricevono AstraZeneca invece di Pfizer