Complici la crisi economica e l’insicurezza legata ai recenti attacchi terroristici, gli analisti si aspettano un incremento record delle presenze in agriturismo durante le vacanze di Pasqua (+15% secondo le stime della Coldiretti, che potrebbe arrivare a +20% in caso di meteo favorevole). La scelta di circa 350.000 italiani di prediligere vacanze brevi dovrebbe infatti avvantaggiare agriturismi e b&b, a discapito delle altre destinazioni. Sempre secondo Coldiretti, il soggiorno in agriturismo è prediletto da chi intende trascorrere brevi periodi fuori casa (da 1 a 3 giorni) combinando interessi enogastronomici (forte è il richiamo di prodotti locali, a km 0 e biologici) ad attività extra.
Rispetto al passato, molti agriturismi si stanno infatti attrezzando per ampliare l’offerta di servizi aggiuntivi come escursioni organizzate, attività sportive come equitazione o trekking e corsi dedicati ai clienti. La vacanza in agriturismo sta così diventando una valida alternativa all’hotel, anche in termini di qualità dei servizi. La Confederazione Italiana Agricoltori che dichiarato che in Italia gli agriturismi toccano 21.744 unità, per un fatturato annuo che supera il miliardo di euro. Di questi il 45% si trova nel Nord Italia, il 34% nel Centro e il restante 21% nel Mezzogiorno. Tra le regioni, la Toscana resta il leader del settore (circa 4.100 aziende agrituristiche), seguita dal Trentino e dal Veneto.