Era la notte tra il 14 e il 15 aprile 1912 quando il Titanic si scontrò con un iceberg. L’impatto provocò diverse falle lungo la fiancata destra del transatlantico, provocandone l’affondamento 2 ore dopo. A distanza di oltre 100 anni da quella tragedia, un team di scienziati inglesi è riuscita a scoprire le origini dell’iceberg “maledetto”: si tratta del pezzo di un ghiacciaio staccatosi dalla Groenlandia circa 100 mila anni fa. La scoperta, resa possibile grazie ad una combinazione di informazioni passate e moderne, è stata resa nota al Sunday Times, ma verrà resa ufficiale oggi durante il Cambridge Science Festival.
La “nave inaffondabile”, così venne definito all’epoca il transatlantico britannico costruito tra il 1909 e il 1912 nei cantieri di Harland and Wolff di Belfast. Il suo viaggio inaugurale, da Southampton a New York, doveva rendere noto al mondo il suo dominio sui mari, sia per dimensioni che per velocità. Ma il Titanic non arrivò mai sulle coste americane. Alle ore 23:40 di domenica 14 aprile, la nave si scontrò con un iceberg e circa 2 ore e 40 minuti dopo la nave sprofondò nell’Atlantico.
I ricercatori hanno incrociato le osservazione fatte nel lontano 1912 con quelle odierne arrivando a definire la storia della montagna di ghiaccio che affondò la nave “inaffondabile”. “Abbiamo realizzato un modello matematico al computer calcolando le rotte degli iceberg in certi anni” ha spiegato Grant Bigg, coordinatore della Sheffield University. I dati sulle correnti oceaniche e i dati meteo di quell’anno hanno permesso di risalire alle origini dell’iceberg “maledetto”. Si tratta di un pezzo di ghiacciaio che circa 100 mila anni fa si staccò dalle coste della Groenlandia, dalla zona di Qassimiut. Da allora è rimasto nelle acque dell’Atlantico, in attesa della sua vittima.
Non è insolito sulle rotte atlantiche settentrionali incontrare iceberg provenienti dalla Groenlandia o dal Labrador. Quando però uno di questi porta all’affondamento di un transatlantico e la morte di oltre 1500 persone, l’iceberg in questione diventa anche parte della storia. Nel 1997, il tragico naufragio arrivò a diventare ancor più celebre grazie al capolavoro cinematografico di James Cameron che volle narrare i fatti accaduti la notte del 14 aprile 1912 in chiave romantica. La tragedia infatti fa da sfondo alla storia d’amore tra lo squattrinato Jack Dawson (Leonardo Di Caprio) e Rose DeWitt Bukater (Kate Winslet), 17enne inglese altolocata.