Charlene di Monaco rimane ancora ricoverata nella clinica svizzera, specializzata in disturbi alimentari, fino a data da destinarsi.
La Principessa, al momento, è ancora molto debilitata e in base alle ultime rivelazioni emerse dal bollettino medico, la ripresa sarà molto lunga.
Charlene, lo scorso anno, ha riportato una grave infezione al naso, alla gola e alle orecchie.
Per questo, per parecchi mesi, non ha potuto lasciare il Sudafrica, dove si trovava per una missione a favore dei rinoceronti.
Proprio lì ha subìto diversi interventi in anestesia totale tanto che, secondo le dichiarazioni di un suo amico, ha anche rischiato di morire.
A Montecarlo ha fatto rientro lo scorso novembre.
Purtroppo, fortemente provata a livello fisico e psicologico, ha dovuto farsi ricoverare nella prestigiosa Kusnacht Practice di Zurigo che costa 800 euro all’ora per un totale di 130mila euro al mese.
Charlene di Monaco: le ultime notizie
L’ultimo bollettino medico ufficiale emesso dal Palazzo Reale risale alla fine del mese di gennaio. Nel documento si parlava di condizioni di salute in ripresa, sebbene si ribadiva che il percorso riabilitativo della Principessa non era ancora finito e anzi prevedevano tempi lunghi.
La clinica è specializzata nel trattamento di disturbi alimentari, depressione e altre dipendenze. Da qui è giunta la conferma che Charlene di Monaco possa soffrire davvero di problemi alimentari, come già trapelato in passato.
Secondo i rumors, la moglie del Principe Alberto, si nutriva solo di cibi liquidi per problemi di deglutizione, arrivando a pesare meno di 50kg.
L’alimentazione, d’altronde, ha sempre rappresentato un tema molto importante per la Principessa Charlene.
Nell’ultima intervista rilasciata a Women’s Health, prima del ricovero, si lamentava del fatto che “non c’è coerenza nella mia vita. Non posso sempre scegliere cosa mangiare durante i grandi eventi”.
Quando era esente da impegni ufficiali per il Principato, la donna ha sempre cercato di seguire una dieta equilibrata a base di frutta, pesce e verdure rigorosamente biologiche.
Un’alimentazione che è stata messa in discussione dalla malattia che l’ha colpita.