MANCHESTER (Regno Unito) – “No ai cani nei luoghi pubblici dove vivono i mussulmani: l’ambiente deve rimanere incontaminato”. Questa la campagna promossa da un gruppo di mussulmani residente a Manchester. L’iniziativa, concretizzata con la distribuzione di numerosi volantini per la città, ha sollevato non poche polemiche anche tra i mussulmani stessi. “La legge islamica – ha dichiarato Fayyaz Alì, mussulmano 39enne – non si deve applicare in nessun altro Paese”.
Contrariamente a quanto si è pensato in principio, la campagna anti-cani è stata promossa da un gruppo e non dall’intera comunità islamica. L’iniziativa però è stata accolta con malumore anche tra i mussulmani stessi. “Non odiamo i cani – hanno dichiarato – e non possiamo imporre ai loro proprietari di portarli nei luoghi pubblici quando rispettano le regole di igiene e sicurezza”. Il tentativo di limitare la libertà di movimento dei nostri amici a quattro zampe infatti non dipende dalla paura per casi di aggressione o di inciviltà ma è legata alla convinzione che questi animali siano impuri.
“Questa zona è sede di una grande comunità musulmana. Si prega di avere rispetto per noi e per i nostri figli e di limitare la presenza di cani nella sfera pubblica – si legge nel volantino – Manteniamo la purezza dello spazio pubblico dove vivono i musulmani: tutto deve rimanere incontaminato e senza macchia”. Sono iniziate quasi subito le polemiche nei confronti dell’iniziativa, a lamentarsi sono stati anche alcuni mussulmani. “Se avessi dei problemi a vivere qui a causa delle abitudini o usanze locali – ha spiegato Alì – dovrei tornare in Pakistan, non cercare di imporre le nostre leggi in una terra straniera”.